giovedì 30 luglio 2009
Accenti
Essendo un trombone, cerco di usare gli accenti giusti e a volte correggo gli amici, suscitando accese discussioni. Dico ad esempio zaffìro, salùbre, valùta(verbo). Dico edìle anche se la maggior parte di quelli che lavorano in quel campo pronunziano édile. A volte però mi vergogno un po' ad usare l'accento corretto. Se dico ad esempio "Un mio amico scandinàvo in vacanza nei Caraìbi conobbe una ragazza. Ella gli chiese di infilare l'utensìle nella guaìna", mi guardano strano. Sarà per la frase o per gli accenti? Chissà...
lunedì 27 luglio 2009
Sesso e religione
@Roldano De Persio ha messo su FriendFeed questo interessante grafico, non so quanto veritiero ma comunque interessante. Commentando il post qualcuno chiedeva come mai per i cattolici l'orientamento omosessuale fosse solo neutro. Azzarderò una risposta.
Premesso che, checché ne dicano i rispettivi preti, tutte le religioni monoteiste non accettano la libertà delle coscienze e considerano la femmina nettamente inferiore e subordinata al maschio, la religione cristiana e in particolare la setta cattolica si spinge oltre. Per il cattolicesimo la donna viene identificata con il suo corpo e tacciata di essere per l'uomo il male assoluto. Si può parlare quindi di una vera e propria eterosessuofobia. E non lasciamoci ingannare dalle storie che ci raccontano sul matrimonio, la madonna e sante varie, dato che basta scorrere gli scritti dei padri della chiesa per trovare innumerevoli esempi a riguardo.
Che dire invece dell'omosessualità? Essa è accettata, incentivata e protetta dalla chiesa cattolica quando ha carattere privato e viene praticata in luoghi acconci quali seminari, collegi, oratori, campi scout, etc, sconfinando spesso nella prevaricazione e nelle pedofilia. Solo quando gli omosessuali escono allo scoperto rivendicando parità sociale e legislativa, allora la chiesa li condanna duramente. E qui si verifica un curioso cortocircuito: di fatto la chiesa cattolica è l'unica entità politica a considerare sullo stesso piano etero e omo sessualità quando questi si estrinsecano nella società.
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martedì 14 luglio 2009
ZOPA
E' recente la notizia che il Ministero dell'Economia e delle Finanze su segnalazione della Banca d'Italia, attaccandosi ad un cavillo formale, ha cancellato dall'elenco degli intermediari finanziari Zopa, uno dei leader del settore del prestito sociale (il cosiddetto social lending). Viene così improvvisamente inibito un sistema di accesso al credito a tassi ragionevoli che nell'ultimo anno ha funzionato benissimo preoccupando non poco le banche. E' curioso com Bankitalia sia tanto sollecita alle esigenze dei gruppi bancari, bloccando dei sostanziali concorrenti delle banche in nome di una, in questo caso, fantomatica tutela del consumatore. Tutela da parte dei nostri organi di controllo sempre incisiva e tempestiva, come dimostrano i casi passati (Cirio, Parmalat, Argentina, etc.).
Curiosamente i quotidiani, pur pubblicando paginoni sulla crisi del credito, non trattano o appena accennano questa notizia. A pensar male ...
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