lunedì 1 giugno 2015

Film maggio 2015


Kaos 8 La Sicilia mirabilmente descritta dai Taviani e Pirandello, grandi attori e scenografie per quattro racconti, un prologo ed un epilgo.
Mery per sempre 8 Un giovane Michele Placido alle prese con una turbolenta classe scolastica del riformatorio palermitano. Incisivo e ben recitato.
Venere i pelliccia 8 Bella regia di Polanski che si risolleva dopo il pessimo Carnage che rischiava di farlo precipitare nel limbo dei registi rincoglioniti. Eccellente teatro nel teatro, bellissima e bravissima la Seigner.
Sbatti il mostro in prima pagina 7 Bellocchio firma un film di denuncia amaro e disilluso e purtroppo molto attuale sull'impossibilità per la nostra italietta di addivenire a una democrazia compiuta. Ottima la Betti come il solito sempre nella parte.
Torneranno i prati 7 Olmi dirige un cupo e tragico film sulla Grande Guerra, che fa piazzapulita di ogni stupida retorica bellica e patriottica.
Storia segreta di Stewie Griffin (la) 6 Il film dalla graffiante serie di cartoons. Caustico e pieno di riferimenti purtroppo non tutti ben comprensibili per noi italici.
Buongiorno, notte 5 Bellocchio rievoca la vicenda di Aldo Moro, claustrofobica e tragica. Era meglio l'analogo di Giuseppe Ferrara con l'impeccabile Volonté (Il caso Moro).
Lungo addio (il) 4 Anche i grandi toppano, in questo caso Altman mal coadiuvato da un Elliott Gould del tutto inadatto nella parte di un moderno Philip Marlowe. Arridatece Bogart.
Registra di Matrimoni (il) 4 Bellocchio e l'Al Pacino de noiantri, alias Sergio Castellitto, in un confuso film tra sogno e realtà, noioso e di poco momento.
Serpente e l'arcobaleno (il) 3 Haiti e il vodoo in un abborracciato e poco interessante intrigo medico-politico tra nord e centro America. Pessimo.
Serpente alato 2 Trash di bassa lega che non riesce minimamente ad avvicinarsi ai capolavori del genere. Ignobile marchetta di uno dei tanti (e troppi) Carradine (David).
Fuori menu 1 Film sui gay ed i loro rapporti con gli etero, che progressivamente degenera nella melensaggine e nell'umorismo di maniera sino a divenire insopportabile.
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